Miti e Verità sull'Alimentazione degli Animali

Falsi Miti e Verità sugli Alimenti per gli Animali

Anche nel campo nutrizionale, come in tutte le scienze, esistono numerose leggende che, ovviamente, non risparmiano nemmeno l'alimentazione dei nostri amici animali. Si deve dire che alcune di queste voci trovano un loro fondamento scientifico, mentre altre nascono da una scorretta informazione che si è tramandata nel tempo e che, purtroppo, non ha trovato ancora smentite ufficiali da parte degli studiosi.

Vediamo allora quali di queste convinzioni nutrizionali ha realmente un fondamento scientifico ed in che misura queste leggende possono incidere sulla salute del nostro animale domestico.

Una prima, mezza conferma che possiamo dare è quella riguardante il famoso cioccolato che, come ben sappiamo, è particolarmente nocivo per i cani. Le voci, che tendono sempre ad ingigantire i fatti, vorrebbero che questo prodotto fosse addirittura letale, ma ci sentiamo in dovere di smentire, almeno in parte, quest'informazione. La cioccolata, infatti, risulta tossica solo se assunta in grandi quantità. La causa risiederebbe nella presenza della teobromina: un alcaloide naturale che si trova nel cacao e nei suoi derivati ed, in piccolissime quantità, anche nelle foglie di tè.

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La sensibilità dei cani nei confronti di questa sostanza sarebbe causata da una minore velocità nel metabolizzarla: una singola dose di teobromina, infatti, nei cani avrebbe una emitiva (il tempo necessario per ridurre del 50% la quantità della sostanza nel sangue) di ben 17 ore, contro le 6 ore degli uomini.

La sostanza quindi si rivela tossica, o letale, solamente se assunta in quantità molto elevate e, dato che i cani amano il sapore della cioccolata, di tanto in tanto ne possiamo concedere al nostro amico animale un piccolo bocconcino. Nel caso in cui il cane finisse per ingerirne una quantità tale da scatenarne gli effetti tossici sarà bene intervenire al più presto con una lavanda gastrica poiché, ad oggi, non si conosce ancora un antidoto per l'avvelenamento da teobromina.

Altro mito alimentare è quello relativo all'uva sultanina: pochi anni fa infatti, negli Stati Uniti, si sarebbero registrati dei casi di grave insufficienza renale nei cani che avevano assunto questo alimento. Se le voci attribuiscono questa reazione proprio all'uva sultanina, gli studi hanno invece ridimensionato la notizia: l'uva sultanina infatti sarebbe dannosa solo ad alcune razze di cani a causa del loro metabolismo. In ogni caso però, anche gli esperti sconsigliano vivamente la somministrazione di questo alimento.

In parte vera è anche la voce riguardo ai prodotti caseari e, più precisamente, sul latte; questo infatti contiene il lattosio che viene degradato, nel tratto intestinale, da un apposito enzima. Pare però che alcuni gatti e cani non producano una quantità sufficiente di enzimi lattasi con la conseguenza che il latte assunto non verrebbe completamente digerito. La tolleranza al lattosio quindi varia molto da soggetto a soggetto ed è indipendente dall'età. In caso di intolleranza, questa si manifesta principalmente con la diarrea e può portare a degli squilibri alimentari. Più facilmente digeribili sono i prodotti caseari, come yogurt o formaggi, che contengono quantità più basse di lattosio e quindi potrebbero essere maggiormente tollerati.

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